Anche noi abbiamo un cuore.

Un giorno abbiamo accompagnato la figlia del mio compagno ad una festa di compleanno di un suo amico di scuola. Ci sono andata anche io perché il mio compagno mi aveva espressamente chiesto di tenergli compagnia. Ci ha accolti la mamma del festeggiato: una donna fantastica, particolare ma splendida, che mi ha subito messo a mio agio. Sapeva che non ero la mamma della bambina ma ha fatto finta di niente, ci ha invitati, ci ha messo veramente a nostro agio. Sono stata felice. I bambini giocavano ed era pieno di genitori con gli occhi a cuore che guardavano i bambini correre nel prato. Poi si è avvicinata un’altra mamma e ha parlato con la bambina del mio compagno ignorando completamente sia me (ma non l’ho visto come un grande problema o affronto) sia lui. “Quando vieni a casa nostra a giocare con noi? Lo chiediamo alla mamma? Allora mando un messaggio alla mamma!” Mi guardava con aria di sfida, come per dire che lei sapeva chi ero, o meglio chi non ero. Ma anche noi, non mamme, abbiamo un cuore ed è grande il doppio. Perché amare un bambino come se fosse tuo non è cosa per chiunque. Forse per lei, signora, non lo è.

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